Il lombricompostaggio o vermicompostaggio è un processo di biodegradazione aerobico in cui alcune specie di lombrichi interagiscono con microorganismi, invertebrati del suolo e le comunità di decompositori accelerando la stabilizzazione della sostanza organica modificandone le proprietà fisiche e biochimiche. Le due specie di lombrichi più adatte per resistenza e prolificità sono l’ Eisenia Fetida e l’ Eisenia Andrei, entrambi si cibano di sostanze organiche di origine vegetale decomposte trasformandole in un fertilizzante in grado di modificare, migliorandola, la struttura chimica, fisica e biologica di un terreno.
Occorre fare una distinzione tra quello che queste specie di lombrichi possono e quello che devono mangiare. Biologicamente possono ingerire qualsiasi scarto organico di origine vegetale fermentato. Ma nel nostro ordinamento la disciplina sui fertilizzanti (decreto legislativo 75/2010 allegato 2 punto 11) stabilisce che l’humus di lombrico o vermicompost per essere commercializzato come tale deve essere prodotto da lombrichi alimentati solo con letame, pollina ed effluenti di allevamenti non industriali. Non sono ammesse deroghe. L’humus di lombrico o vermicompost prodotto dando in pasto ai lombrichi matrici organiche diverse da quelle appena indicate non può essere venduto come humus di lombrico, ma come ammendante compostato misto o verde. La differenza di prezzo è piuttosto marcata, questi ultimi due prodotti vengono venduti a 5-10 volte meno.
Non avendo denti non possono masticare gli alimenti per questa ragione occorre ridurre il cibo in poltiglia che dovrà essere pretrattata (più avanti vedremo come). Dare in pasto ai lombrichi pezzi interi di scarti di frutta e verdura è inutile, anche se volessero non sarebbero in grado di ingerirli.
Sono sempre da evitare: cibi cotti, latticini, burro, formaggio, carne, pesce, grasso e alimenti troppo unti.
Come preparare il pasto: gli alimenti vanno ridotti in poltiglia (i lombrichi non hanno denti!) e fatti fermentare. Metteteli in un contenitore e mantenete un elevato grado di umidità e ossigenazione. Quando il tutto si sarà trasformato in una poltiglia potrete metterli nella compostiera.
Un eccesso di alimenti in fermentazione nella compostiera in cui ci sono lombrichi può provocare loro gravi danni, fino a ucciderli . Nel corso del processo di fermentazione si liberano, infatti, sostanze che acidificano il cumulo alterando le condizioni ottimali della lettiera. Per essere certi di non sbagliare vi basterà misurare ph e temperatura, e seguire le indicazioni che riceverete con i nostri lombrichi.
I lombrichi vanno alimentati una volta settimana, massimo ogni 10 giorni, distribuendo inizialmente nel corso del mese sulla superficie della lettiera una quantità di cibo pari a 10 volte la biomassa. Dopo aver messo il cibo nella compostiera è buona regola nebulizzare dell’acqua così da preservare il giusto grado di umidità che non deve mai scendere sotto l’80%.
Queste due specie di lombrichi sono molto prolifiche, se ben allevate la loro biomassa (il totale del loro peso vivo) cresce con rapidità, nel tempo, quindi, avranno bisogno di più spazio e di più cibo, altrimenti rischiano di diventare troppi in troppo poco spazio. In questa condizione la loro capacità di trasformare gli scarti inizierebbe a diminuire. Di quanto spazio? e di quanto cibo? Anche in questo caso per non sbagliare vi basterà seguire le indicazioni che riceverete con i nostri lombrichi
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