Pressapochismo, superficialità e la mancanza di testi scientifici in italiano hanno portato alla diffusione nel nostro paese, molto spesso in buona fede, di una serie di informazioni inesatte che riguardano i lombrichi. Con questo post diamo il via alla rubrica “Falsi miti sui lombrichi”. Il primo sull’esatta denominazione scientifica di quelli che comunemente vengono chiamati lombrichi rossi californiani. Erroneamente spesso per lombrico rosso californiano si intende la Eisenia fetida (o foetida), mentre in realtà il nome comune è associato all’Eisenia andrei, specie molto simile alla prima ma geneticamente diversa come hanno dimostrato ricerche condotte negli Usa.
Dal punto di vista della resistenza le due specie hanno le stesse caratteristiche. Mentre sotto il profilo della prolificità gli Eisenia andrei hanno il vantaggio di raggiungere la maturità sessuale con circa una settimana di anticipo rispetto ai “cugini”. Dettaglio che potrebbe sembrare trascurabile ai più ma che invece fa una gran bella differenza per gli allevatori. Dimensioni e peso medi sono gli stessi, dai 5 ai 10 cm di lunghezza e tra i 0,55 e i 0,60 grammi di peso. Per distinguerli a occhio nudo possiamo far ricorso alle differenze cromatiche, gli Eiseia andrei sono di coloro rosso scuro
intenso, i fetida hanno invece un colore rosato su cui si innestano sfumature dal bruno al giallognolo con striature molto più marcate.
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Nel letame bovino compostato in lettiera possono esserci sia “fetida che andrei”?
Grazie Matteo
buongiorno Matteo
sì, certo. Soprattutto se ph, umidità e temperatura hanno raggiunto i livelli ideali per lombrichi.
A presto
Francesco