Compostagio che fatica! Tempi lunghi e risultati incerti
Chiunque pratichi il compostaggio conosce bene quanta attenzione sia necessaria per ottenere un compost stabilizzato, in grado di apportare sostanze nutritive al terreno evitando gli effetti indesiderati tipici di un compost non del tutto maturo. Produrre humus di lombrico è molto più semplice.
Il controllo dell’umidità, i rivoltamenti per garantire un’adeguata ossigenazione del cumulo, un equilibrato rapporto tra matrice organica fresca e materiale strutturante, elementi senza i quali la fermentazione non è in grado di produrre il risultato sperato.
Nonostante tutte queste accortezze se non trascorrono almeno 6 mesi il rischio è di raccogliere un compost che rischia di peggiorare lo stato di salute del terreno su cui viene distribuito piuttosto che continuare ad accrescerne la fertilità.
C’è un modo per ottenere:
- risultati di gran lunga migliori;
- in tempi molto più brevi;
- e con un impegno notevolmente inferiore
Come? Con il lombricompostaggio.
Lombricompostaggio, humus di lombrico pronto in 6 ore
Ci sono alcune specie di lombrichi, solo lo 0,1% di quelli finora censiti, che sono in grado di trasformare in 6-12 ore in funzione della lunghezza del tratto intestinale (contro i 6 mesi del compost) qualsiasi matrice organica di origine vegetale in un fertilizzante in grado di migliorare la struttura chimica, fisica e biologica di un terreno, l’humus di lombrico o vermicompost, come viene chiamato dalla disciplina sui fertilizzanti (d lgs. 75/2010 allegato punto 11).
Tra le specie in grado di produrre humus di lombrico l’Eisenia Fetida e l’Eisenia Andrei sono le più resistenti, le più prolifiche, oltre che le più produttive. Nel nostro paese vengono erroneamente chiamate lombrichi rossi californiani, nome del tutto improprio, di californiano in via esclusiva, infatti, questi lombrichi non hanno nulla, sono presenti in tutte le zone temperate del mondo.
Il lombricompostaggio consente di velocizzare il processo di maturazione e ottenere un prodotto chimicamente e biologicamente di gran lunga superiore al compost.
Quattro regole per avere il vostro humus di lombrico
Per ottenere questo risultato occorre rispettare alcune semplici regole:
- Prima di essere date in pasto le matrici organiche devono avere la giusta consistenza fisica e chimica;
- Occorre che venga rispettato il giusto rapporto tra cibo e peso vivo dei lombrichi alimentati, per evitare il fenomeno della sovralimentazione che può causare l’invasione di competitori;
- Rispettare la corretta frequenza di somministrazione in funzione delle condizioni climatiche;
- Garantire costantemente il giusto grado di umidità delle lettiere in cui vengono allevati i lombrichi;
La presenza dei lombrichi evita la necessità di rivoltare il cumulo, pratica del tutto vietata nel lombricompostaggio per non pregiudicare la qualità dell’humus e vanificare così lo straordinario lavorio di questi animali.
Nonostante sia prodotto in 6/12 ore l’humus di lombrico si differenzia dal compost per avere macro e microelementi in una forma immediatamente assimilabile dal terreno, contenere anti patogeni, ormoni naturali per la crescita (auxine e gibbereline), acidi umici e fulvici, e una carica microbica fino a mille volte superiore rispetto a quella della matrice con cui sono stati alimentati.
Per iniziare basta mettere a lavoro la giusta quantità di lombrichi Eisenia Fetida e Andrei e seguire le nostre indicazioni su come preparare al meglio gli scarti da trasformare
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