In sacchi forati e con un tasso di umidità controllato. Sono queste le condizioni che garantiscono la conservazione delle principali caratteristiche chimiche e biologiche dell’humus di lombrico. La conferma viene da un team di ricercatori del dipartimento di microbiologia del Dolphin College of Science and Agricolture.
I biologi dell’università indiana hanno pubblicato sulla rivista scientifica Current Science i risultati di una ricerca in cui hanno testato la reazione dell’humus di lombrico conservato fresco o asciutto in sacchi di polietilene aperti, chiusi o forati (30 buchi da 0,3 mm ciascuno) rilevando ogni 7 giorni per 4 settimane le variazioni dei valori relativi a:
- Carbonio;
- Azoto;
- Conducibilità elettrica
Carbonio organico
Nell’humus di lombrico appena raccolto con un tasso di umidità superiore al 60% conservato in sacchi chiusi il tenore di Carbonio dopo 4 settimane era sceso di oltre il 40%; in sacchi aperti del 20%, mentre era cresciuto di oltre il 25% nei sacchi forati.
L’humus di lombrico asciugato all’aria per 20 giorni e con un tenore di umidità dimezzato, dopo 4 settimane in sacchi forati aveva avuto un incremento del Carbonio di circa il 40%; un incremento del 20% se conservato in sacchi chiusi mentre ha fatto registrare un calo del 10% nei sacchi aperti.
Azoto
L’humus di lombrico stoccato appena raccolto con un tasso di umidità superiore al 60% dopo 4 settimane conservato in sacchi chiusi aveva perso oltre il 30% del tenore di azoto iniziale; in quello conservato nei sacchi aperti il calo era stato del 20%, mentre era cresciuto di oltre il 20% nei sacchi forati.
L’humus di lombrico asciugato all’aria per 20 giorni e con un tenore di umidità dimezzato dopo 4 settimane in sacchi forati aveva avuto un incremento di azoto organico del 25% rispetto a quello registrato alla raccolta; un calo del 15% se conservato in sacchi aperti e un incremento del 15% nei sacchi chiusi.
Conducibilità elettrica
Nell’humus di lombrico stoccato appena raccolto con un tasso di umidità superiore al 60% dopo 4 settimane conservato in sacchi forati la conducibilità elettrica era cresciuta del 50%; in quello conservato nei sacchi aperti l’incremento è stato di circa il 20%, mentre era diminuita di oltre il 30% nei sacchi chiusi.
L’humus di lombrico asciugato all’aria per 20 giorni e con un tenore di umidità dimezzato dopo 4 settimane in sacchi forati aveva un calo della conducibilità elettrica di oltre il 20%; un incremento di oltre il 50% rispetto a quello registrato alla raccolta nei sacchi aperti; un calo di oltre il 20% nei sacchi chiusi.
I risultati della ricerca confermano come umidità e areazione, influenzando l’attività microbica ed enzimatica, sono determinanti per una conservazione ottimale della caratteristiche agronomiche dell’humus di lombrico.
Ma perché azoto, carbonio e la conducibilità elettrica reagiscono in modi diversi a seconda delle modalità di conservazione e del grado di umidità? E come, e in che modo, è possibile gestire la conservazione dell’humus facendo leva su questi due aspetti?
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Paolo Stregia, Lombricoltura Bella Farnia
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