I lombrichi avvertono l’arrivo del terremoto con un mese di anticipo. Quella che sembra una bufala mediatica in realtà è un’evidenza suffragata da mesi di ricerche sul campo. Secondo il geologo colombiano Juan Manuel Gonzalez Castano, coordinatore del progetto denominato ‘Quando le rocce suonano, i lombrichi si muovono’, il comportamento degli anellidi da lui osservati, della specie «Amynthas corticis», sono in grado di rivelare «con molti giorni di anticipo» l’arrivo di terremoti di magnitudo superiore al grado 4 della scala aperta Richter.
La ricerca, che è stata presentata anche alla Nasa e alla Jica (Agenzia di cooperazione del Giappone), ha avuto origine pochi giorni dopo il terremoto di magnitudo 6.2 Richter che il 25 gennaio del 1999 colpiì la città di Pereira (360 chilometri da Bogotà) causando più di 1.200 morti.
Poco tempo prima del terribile sisma, infatti, lo scienziato aveva notato lo strano comportamento di una serie di lombrichi che erano frettolosamente usciti dalla terra, e scegliendo di fatto di morire poco dopo disidratati al sole. Gonzalez Castano, 44 anni, specialista in scienza della terra e in sistemi di informazione geografica della università di Manizales, ha così pensato che poteva esserci una relazione tra questo comportamento e la scossa tellurica.
Nel 2004 si è messo a osservare sistematicamente gli anellidi, concludendo ora che i suoi esperimenti gli hanno permesso di «prevedere 27 terremoti di magnitudo superiore a 4 gradi, e con un margine di errore minimo».
Primi segnali 25 giorni prima del terremoto
Differenti studi scientifici avevano già provato come gatti, cani, pesci, tartarughe, cavalli, mucche e topi, avvertano i sismi prima di noi umani, ma la novità che emerge dalle ricerche di Gonzalez è che i lombrichi, battono ampiamente la concorrenza, percependo il terremoto con «ben 25 giorni di anticipo».
Il ricercatore sudamericano sostiene, inoltre, che «il numero di lombrichi morti è un fattore determinante per stabilire magnitudo, epicentro e profondità» del terremoto: «Se il sisma è molto vicino al luogo dove vivono i lombrichi, si possono avere fino a 35 giorni di preavviso. Se invece è più lontano, l’allarme ritarda, per scendere a ‘solò un paio di settimane». (Photo by Jens Aber on Unsplash)
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