Troppa plastica. Circa la meta’ di quella prodotta nell’Unione dei 27 Paesi membri finisce ancora in discarica.
Sono questi alcuni dati del nuovo ‘Libro verde’ pubblicato oggi dalla Commissione Ue, che apre il dibattito sulla nuova strategia da adottare per promuovere il recupero, il riuso e il riciclo dei rifiuti plastici, in vista della revisione della legislazione europea nel 2014.
”In un’economia circolare dove alti tassi di riciclo offrono soluzioni alla scarsita’ di materiali – spiega Janez Potocnik, commissario Ue all’ambiente – penso che la plastica abbia un futuro”.
L’obiettivo del Libro verde è avviare un’ampia riflessione su possibili risposte alle sfide politiche pubbliche poste dai rifiuti di plastica, un tema non trattato in maniera specifica nell’attuale normativa UE sui rifiuti.
Il Libro verde sarà parte integrante del riesame generale della normativa sui rifiuti, che sarà portato a termine nel 2014. Nel quadro del riesame dovranno analizzarsi gli attuali obiettivi relativi al recupero dei rifiuti e alle discariche e si svolgerà una valutazione ex di ciò che bisogna integrare.
La plastica sotto la lente d’ ingrandimento dunque. Questo perché le caratteristiche intrinseche della plastica creano problematiche specifiche nella gestione dei rifiuti. La plastica è un materiale relativamente a buon mercato e si presta facilmente ad applicazioni industriali. Per questo motivo nell’ultimo decennio si è diffusa in maniera esponenziale e verosimilmente il trend di crescita si protrarrà anche in futuro. In secondo luogo è un materiale molto longevo e più resistente dei prodotti in cui è impiegato.
Di conseguenza sono in costante aumento anche i rifiuti di plastica nell’ambiente. La durabilità della plastica è problematica anche sotto il profilo dello smaltimento incontrollato, poiché questo materiale può rimanere intatto nell’ambiente per periodi molto lunghi. La necessità di continuare a impegnarsi per ridurre l’incidenza e l’impatto della plastica nell’ambiente marino è stata messa in evidenza anche al vertice di Rio+20.
Una migliore gestione dei rifiuti di plastica è una sfida che può costituire anche un’opportunità. Sebbene la plastica sia un materiale pienamente riciclabile, allo stato attuale solo una quantità minima di rifiuti di plastica viene effettivamente riciclata. Una percentuale di riciclaggio più alto contribuirebbe a raggiungere gli obiettivi della tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse, adottata nel 2011, oltre ad aiutare a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e le importazioni di materie prime e combustibili fossili.
L’adozione di misure specifiche per il riciclaggio della plastica possono giovare anche alla competitività, oltre a creare opportunità economiche e posti di lavoro.
Il Libro verde fornirà dunque un contributo per valutare i rischi effettivi per l’ambiente e la salute umana connessi alla plastica quando i prodotti diventano rifiuti, per affrontare il tema della loro progettazione ecocompatibile a livello funzionale e chimico e per avviare una riflessione su come affrontare il problema dello smaltimento incontrollato di rifiuti di plastica e rifiuti marini. Il Libro verde stimolerà inoltre le riflessioni su come il costo dei prodotti di plastica possa tenere conto degli impatti esercitati da questo materiale nel corso del suo ciclo di vita, ossia dall’estrazione delle materie prime fino alla fine del ciclo.
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Elena Livia Pennacchioni
Direttore editoriale Italiaambiente.it
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