L’esperimento ha preso il via nel 2013. Oggi su un suolo simile a quello che di Marte o della Luna è possibile coltivare pomodori, patate fagiolini, piselli, ravanelli, rucola e carote. Per nutrire gli esseri umani che vivranno su altri pianeti del nostro sistema solare la Nasa ha avviato il progetto Food for Mars and Moon finalizzato a creare un sistema agricolo sostenibile sia su Marte che sulla Luna. In una fase iniziale gli scienziati statunitensi hanno utilizzato dei suoli provenienti da un vulcano delle Hawaii molto simile come composizione a quelli presenti sul pianeta rosso.
Inizialmente la fertilizzazione è stata ottenuta aggiungendo solo dei liquami suini fermo restando che su Marte e sulla Luna dovranno essere impiegati quelli umani.
“Con l’aggiunta di lombrichi – spiegano dalla Nasa – abbiamo cercato di ottenere una qualità di suolo migliore adatta anche a tipi di colture più complesse. Abbiamo iniziato con l’inserimento di una coppia sessualmente matura. Con grande sorpresa dopo qualche tempo assieme ai due lombrichi adulti ne abbiamo trovati altri più piccoli segno tangibile dell’avvenuta riproduzione. Le prime forme di vita animali autoctone su Marte e sulla Luna potrebbero essere proprio dei lombrichi e il loro ruolo sarà fondamentale per testare le possibilità di sopravvivenza umana”.
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