La prima cosa da fare è procurarsi i lombrichi giusti. Per produrre vermicompost o humus le specie più adatte solo l’eisenia fetida e l’eisenia andrei, sono le più prolifiche e le più resistenti. Stendete sul terreno i lombrichi e il vermicompost con cui generalmente vengono venduti. Se dalle vostre parti ci sono le talpe mettete sotto la lettiera una rete metallica a maglie strette.
I lombrichi vanno alimentati una volta a settimana con uno strato di 5 cm di scarti organici in decomposizione, se avete del letame tanto meglio. Tre i parametri da tenere sotto controllo: temperatura, l’ideale è 25° ma resistono da 0 a 35°; umidità, deve essere attorno all’80%; ph, l’ottimo è 7 ma resistono da 5 a 9. Se ben allevati raddoppiano ogni tre mesi
Il numero di lombrichi dipende dallo spazio a disposizione, dalla quantità di scarti che avete per alimentarli e dal vermicompost o humus di cui avete bisogno. A titolo di esempio 5 mila lombrichi (sono circa 3 kg), se alimentati con circa 20 kg scarti al mese e nello stesso periodo producono circa 10 kg di vermicompost
Il vermicompost non ha controindicazioni, è il migliore ammendante naturale ed è ammesso in agricoltura biologica Può essere utilizzato anche appena raccolto. Contiene 1,5 volte il calcio, 2 volte il magnesio, 5 volte l’azoto, 7 volte il fosforo e 11 volte il potassio rispetto al terreno di partenza in cui sono stati allevati i lombrichi.
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