Daniele da Palermo ha pubblicato sulla nostra pagina Facebook http://on.fb.me/1WoW4Ek un commento alla risposta che abbiamo dato a un nostro lettore su quale deve essere la materia prima da dare in pasto ai lombrichi per produrre humus di lombrico da commercializzare.
Scoprite cosa hanno consigliato a Daniele. Indicazioni non solo errate ma che se seguite possono fare incorrere in sanzioni per diverse migliaia di euro. Ecco cosa ha scritto.
“Sono nuovo dell’argomento e come spesso accade ai neofiti, sono molto confuso anche perchè, prima di prendere visione del vostro sito, il motore di ricerca google mi ha portato sulla pagina web di un altra azienda di lombricoltura. Dopo aver terminato di reperire e recepire info da quel sito, ho trovato il Vostro (per il quale mi complimento perchè molto ben fatto). Da voi, nel cercare qualche riferimento normativo, ho trovato citato il lgs 75/2010 sui fertilizzanti. Tuttavia, essendomi posto il problema, avevo chiesto al Vostro “concorrente” informazioni sulla differenza di alimentazione e quindi sulla tipologia di humus che si ottiene, alimentando i lombrichi con umido da scarto alimentare e letame. Di seguito Vi posto la risposta che, a mio parere, è moooolto diversa da quello che sostenete Voi!! Il d.lgs è molto chiaro, come è chiaro che sto postando la risposta datami solo per mettere al corrente tutti del fatto che non sempre è facile reperire informazioni, ma soprattutto non sempre si trovano professionisti disposti a dare info corrette. Buona serata.”
Questo è lo stralcio della risposta che Daniele ha ricevuto e pubblicato sulla nostra pagina Facebook.
In ultimo la precisazione sull’humus che si produce. Per poter vendere il terriccio con la voce “VERMICOMPOST DA LETAME”, si devono alimentare i lombrichi solo con letame. Gli scarti organici non sono comunque assolutamente proibiti e noi abbiamo più di un impianto alimentato solo con quelli e commercializziamo tranquillamente tutta la nostra produzione non come “VERMICOMPOST DA LETAME” ma come “VERMICOMPOST AMMENDANTE”, prodotto da scarti vegetali. La differenza è minima, quello da letame è leggermente più completo, ma sono entrambi ottimi prodotti ricchi di sostanza organica.
Facciamo chiarezza. Per produrre humus di lombrico o vermicompost da immettere in commercio occorre seguire le indicazioni del decreto legislativo sui fertilizzanti 75/2010 (allegato 2 punto 11) che prescrivono l’ uso esclusivo di letame, pollina ed effluenti provenienti da allevamenti non industriali. Utilizzando altre matrici si ottengono ammendanti compostati e non humus di lombrico o vermicompost.
Il prodotto indicato a Daniele con il nome “vermicompost ammendante” ottenuto con scarti verdi per la legge sui fertilizzanti non esiste, è un invenzione di chi lo ha proposto. Seguire questa indicazione vuol dire correre il rischio di subire pesanti ammende.
Per poter vendere humus di lombrico o vermicompost non basta l’impiego esclusivo di letame, pollina ed effluenti provenienti da allevamenti non industriali. Per il decreto 75/2010 sui fertilizzanti, infatti, i produttori devono essere iscritti al Registro dei produttori di Fertilizzanti e l’humus di lombrico o vermicompost prodotto deve essere iscritto nel Registro dei fertilizzanti, tenuti entrambi dal ministero delle Politiche agricole.
Chi vende illegalmente humus di lombrico o vermicompost rischia sanzioni fino a 6mila euro, chi compra humus di lombrico da produttori non autorizzati acquista un prodotto illegale e non controllato.
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