L ’Italia è la sesta economia dell’OCSE ed è una delle più eterogenee d’Europa, caratterizzata da regioni settentrionali complessivamente più sviluppate di quelle meridionali. Il patrimonio naturale e culturale rappresenta una delle ricchezze più preziose del Paese.
Tuttavia, le limitate riserve di combustibili fossili e di materie prime rendono l’Italia fortemente dipendente dalle importazioni. Sono state adottate numerose iniziative per tutelare le risorse naturali del Paese e ridurre l’intensità dell’uso di materiali e di energia. Tali misure hanno permesso di ottenere buoni risultati, tra cui una riduzione significativa delle emissioni di inquinanti atmosferici, progressi nella gestione dei rifiuti e nella tutela della biodiversità, ed un miglioramento della qualità delle acque superficiali. Ciò è avvenuto in un periodo in cui una crescita economica relativamente lenta prima, e la recessione provocata dalla crisi economica mondiale del 2008-2009 poi, hanno contributo a moderare le pressioni dell’economia sull’ambiente.
Nonostante i progressi compiuti, l’Italia deve affrontare importanti sfide in campo ambientale, come la scarsa qualità dell’aria nelle principali città, l’aumento della produzione di rifiuti, l’inquinamento e lo sfruttamento eccessivo delle acque sotterranee, e l’inquinamento e l’erosione del suolo. L’elevata densità della popolazione e le vaste aree interessate dalle attività industriali e agricole sono fonte di significative pressioni sugli ecosistemi e sull’uso del suolo.
Queste problematiche si manifestano sul territorio con differenze anche marcate tra regioni: ad esempio, le infrastrutture per la gestione delle acque e dei rifiuti nel Mezzogiorno sono insufficienti o di qualità inferiore rispetto a quelle del Nord. Il decentramento dei poteri legislativi e amministrativi alle autorità subnazionali ha, in parte, intensificato queste disparità regionali. I recenti sforzi per rilanciare l’economia rappresentano un’opportunità per mettere in atto un sistema di gestione ambientale più coerente ed efficace e per compiere ulteriori progressi in campo ambientale.
L’Italia dovrebbe dotarsi di una strategia complessiva per la crescita verde al fine di assicurare che le ricchezze naturali continuino a fornire le risorse e i servizi ecosistemici da cui dipende una crescita economica sostenibile. La versione integrale del Rapporto è on line http://www.oecd-ilibrary.org/environment/rapporto-sulle-performance-ambientali-italia-2013_9789264188754-it;jsessionid=7e4g8ihdbu1u6.x-oecd-live-02,
http://www.italiaambiente.it/joomla/tutti-i-titoli/216-ocse-cosa-si-e-fatto-e-cosa-si-dovra-fare-per-l-ambiente.html
Elena Livia Pennacchioni
Direttore editoriale Italiaambiente.it
Lascia un commento