Buongiorno ho iniziato questa attività con un collega come hobby ma stiamo pensando alla vendita, volevo chiedere se insachettato l’humus deve essere sterilizzato e come si fa. Quali valori deve avere per essere un buon humus una volta mandato in laboratorio ad analizzare. Grazie Riccardo
Salve Riccardo, vorrei rassicurala, se ci fosse l’obbligo di sterilizzare l’humus di lombrico tanto varrebbe non produrlo affatto. Con la sterilizzazione verrebbe meno una delle ragioni agronomiche per cui si utilizza l’humus, cioè la sua carica e biodiversità microbica che contribuiscono a rivitalizzare un terreno.
Altra questione invece è la sua igienizzazione per evitare contenga semi di infestanti o agenti patogeni. Entrambi i problemi possono essere ovviati se si impara a gestire al meglio la fermentazione del letame utilizzato come alimentazione del processo di vermicompostaggio. Risultati ottimali si ottengono con letami “caldi”, equino e ovino, anche per questa ragione, oltre per le loro caratteristiche chimiche, questi ultimi sono da preferire ai letami bovini e suini.
L’humus di lombrico per essere commercializzato deve avere i requisiti minimi previsti nel decreto legislativo 75/2010 allegato 2 punto 11. Ai fini dell’immissione in commercio tali valori possono essere certificati solo da uno dei laboratori accreditati dal ministero delle Politiche agricole autorizzati ad analizzare i fertilizzanti. Se vuole saperne di più le consigliamo di seguire uno dei nostri corsi di formazione sulla lombricoltura da reddito in cui affrontiamo tutti gli aspetti relativi a questa attività: da quelli produttivi, a quelli amministrativi e commerciali.
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