vorrei avviare una lombricoltura per la riproduzione dei lombrichi e la produzione di humus utilizzando l’umido. Potreste indicarmi quali sono i modi per la reperibilità dell’umido? Posso richiedere al mio comune l’umido in cambio di smaltimento gratuito? Grazie per il vostro tempo.
Gentile Roberto,
c’è un equivoco di fondo che occorre chiarire. Utilizzando l’umido come cibo per i lombrichi per la legislazione italiana non si ottiene humus di lombrico o vermicompost ma più semplicemente un compost che ha un valore commerciale di gran lunga inferiore, da 5 a 10 volte in meno.
Se la sua intenzione è di produrre humus e rivenderlo deve attenersi a quanto previsto dal decreto legislativo sui fertilizzanti, 75/2010. L’allegato 2 punto 11 per la produzione di humus di lombrico da immettere in commercio impone l’uso esclusivo di letame, pollina ed effluenti di allevamenti purché non industriali. In caso contrario non rispetterebbe le norme del decreto legislativo sui fertilizzanti rischiando multe salate. Se invece intende produrre humus di lombrico per autoconsumo può utilizzare qualsiasi scarto organico decomposto.
Faccia inoltre attenzione a un altro aspetto che può avere rilevanza penale. A differenza del letame la frazione organica è sempre considerata un rifiuto, quindi, per raccoglierla, trasportarla, trattarla e trasformarla bisogna essere iscritti all’albo nazionale dei gestori ambientali e occorre rispettare alcune precise prescrizioni, chi non osserva queste regole commette dei reati penali.
A presto
Francesco
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