
Lettiere dimostrative del nostro allevamento a Bella Farnia (immagini protette dal copyright, ogni abuso sarà perseguito)
Primavera, stagione dei lombrichi
La fine dell’inverno segna la piena ripresa della loro attività. Nei climi più freddi infatti quando la temperatura esterna porta quella delle lettiere sotto i 10 gradi iniziano a rallentare sia l’attività alimentare che quella riproduttiva. Quando la colonnina di mercurio porta i gradi della lettiera sotto i 4 cessano del tutto ogni attività riproduttiva e vanno a cercare rifugio nelle parti più basse. Questa inattività non è in alcun modo paragonabile al letargo, la durata infatti è limitata al permanere di temperature, interne alle lettiere, uguali o sotto i 4 gradi.
All’ allungarsi delle giornate e al rialzarsi della temperatura, i lombrichi riprendono vigore, si spostano verso la superficie della lettiera, zona in cui generalmente vivono, e iniziano nuovamente a nutrirsi e a riprodursi.
Ricerche condotte dal Dipartimento di ecologia e biologia dell’università di Vigo, in Spagna, hanno dimostrato che questo riposo forzato rigenera i lombrichi che accolgono la primavera nel pieno del loro vigore fisico pronti a riprodursi a ritmi superiori alla media.
E’ proprio nel trimestre primaverile, infatti, che sono stati riscontrati i più alti tassi di prolificità rispetto agli altri mesi dell’anno. In questo periodo gli Eisenia Andrei e gli Eisenia Fetida le due specie più adatte per resistenza e prolificità all’allevamento (erroneamente chiamati rossi californiani, sono due specie di lombrichi che vivono in tutte le zone temperate del mondo) , se poste in un ambiente con le condizioni ideali possono arrivare a triplicare il loro numero.
A cosa servono i lombrichi e che cos’è il lombricompostaggio?
Il lombricompostaggio è un processo di compostaggio in cui grazie all’interazione di alcune specie di lombrichi e della comunità microbica, in poche ore si ottengono risultati di gran lunga migliori rispetto a quelli che si ottengono dopo mesi con il normale compostaggio.
Quindi, in sintesi, dando in pasto i nostri scarti organici vegetali fermentati dopo poche ore si ottiene un fertilizzante, l’humus, che è un concentrato di macro e microelementi in una forma immediatamente assimilabile dal terreno e di ormoni naturali per la crescita.
Con il normale compostaggio, invece, servono almeno 6 mesi per ottenere un prodotto, il compost, che dal punto di vista agronomico è di gran lunga inferiore all’humus.
Acquistare in questo periodo i lombrichi per avviare un allevamento vuol dire triplicare in tre mesi l’investimento iniziale.
Quindi, se avete intenzione di dedicarvi alla lombricoltura fatelo ora! Con i lombrichi riceverete tutte le indicazioni per gestirli al meglio e potrete in ogni momento contare sulla nostra assistenza
© RIPRODUZIONE CONSENTITA CITANDO LA FONTE WWW.LOMBRICOLTURABELLAFARNIA.IT
Lascia un commento